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L'Associazione

presenta:

foto P. Ruffini A.F.I.

La Suave Melodia
Musiche, canti e danze
fra Cinquecento e Seicento

Le danze eseguite nello spettacolo sono tratte dall'ampio repertorio di ricostruzioni coreografiche basate sull'interpretazione dei manuali di danza redatti dai maestri dei secoli passati ed eseguite in costumi realizzati sulla base delle fonti iconografiche del tempo. Il programma raccoglie alcuni brani coreografici che possono essere considerati dei classici della danza di sala in cui si specchiano regole di comportamento della vita sociale.
Le musiche, eseguite su copie fedeli di strumenti d'epoca,sono tratte dalle più diffuse raccolte a stampa sia italiane che straniere e comprendono brani di Giulio Caccini, Biagio Marini, Girolamo Frescobaldi, Andrea Falconieri, Johann Hieronymus Kapsberger. I danzatori e i musicisti provengono da compagnie e gruppi specializzati nel settore della musica e della danza antica. All’attività spettacolare, svolta in Italia e all’estero, affiancano l’attività di ricerca ed un'intensa opera di insegnamento e di divulgazione.                                  

 

foto P. Ruffini A.F.I.

Ogni amante è guerrier
Musiche, canti e danze fra Cinquecento e Seicento

Coordinamento:
Claudia Celi e Andrea Toschi

Ispirato al tema della battaglia, ricorrente nelle composizioni musicali e coreutiche del tempo, lo spettacolo si snoda rievocando tornei d'amore fra dame e cavalieri, danze d'armi, fanfare e suoni guerreschi, intercalati da lazzi di maschere della cofoto Marco Mancinimmedia dell'arte.
Le musiche, frutto di accurata ricerca sulle fonti originali, sono eseguite su copie fedeli di strumenti d'epoca, e comprendono brani di Cosimo Bottegari, Giandomenico del Giovane da Nola, Diego Ortiz, Claudio Monteverdi, Andrea Falconieri, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Giacomo Gastoldi, Michael Praetorius. Le danze, basate sull'interpretazione dei manuali di danza redatti dai maestri del periodo, quali Thoinot Arbeau, Fabrizio Caroso e Cesare Negri, sono eseguite in costumi realizzati sulla base delle fonti iconografiche del tempo. I danzatori e i musicisti provengono da compagnie e gruppi specializzati nel settore della musica e della danza antica, e all’attività spettacolare, svolta in Italia e all'estero, affiancano l’attività di ricerca e un'intensa opera di insegnamento e di divulgazione.                                                     


 

"Chi vuol esser lieto, sia"
Danze, musiche e canti carnascialeschi fra Umanesimo e Rinascimento

Coordinamento: Claudia Celi e Andrea Toschi

Fenomeno costante nella cultura europea è l'emergere di elementi popolari e pagani che si integrano con la cultura aulica. Particolarmente evidenti nel Carnevale e già presenti nelle opere letterarie di Dante e Boccaccio, tali elementi caratterizzano anche il passaggio fra XV e XVI secolo, impregnando la musica e la danza cortesi, dando vita a opere in cui i temi dell'amore, della festa e del convito si intrecciano talora con quello della Morte che incombe, come nel celebre "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo il Magnifico. A questo mondo aulico e ricco di reminiscenze del mondo popolare si ispira lo spettacolo, che delle fonti originali vuole cogliere gli elementi di continuità con il mondo presente.
Le musiche sono eseguite su copie fedeli di strumenti d'epoca (flauto dolce, cornetto, bombarda, viola da gamba, liuto). Le danze, basate sull'interpretazione dei manuali di danza redatti dai maestri del periodo, sono eseguite in costumi realizzati sulla base delle fonti iconografiche del tempo. I danzatori e i musicisti provengono da compagnie e gruppi specializzati nel settore della musica e della danza antica, e alla loro attività spettacolare, svolta in Italia e all’estero, affiancano l’attività di ricerca ed un'intensa opera di insegnamento e di divulgazione.                                                                                       

 

Notturno Kircheriano
Itinerario fantastico fra gli arcani dei pianeti
Ideazione e coordinamento: Claudia Celi e Andrea Toschi

Anno 1656. Il gesuita Athanasius Kircher descrive nel suo Itinerarium exstaticum una straordinaria esperienza: un angelo gli appare e lo guida in un percorso di conoscenza fino al cielo delle stelle fisse, al fine di appagare il suo desiderio di conoscere i principi dell'armonia del Cosmo. E' questo lo spunto per uno spettacolo che s'ispira alla poliedrica figura di Kircher e alla sua epoca, rivisitate da musicisti, danzatori, attori e artisti in un gioco di rimandi fra ricostruzione della prassi storica e linguaggi contemporanei. Seguendo le tappe del viaggio fra i pianeti, evocati da elementi scenografici e installazioni audiovisive, il pubblico è condotto da una "guida sensoriale" e assiste di volta in volta a brani danzati, esecuzioni dal vivo di musica con copie di strumenti d'epoca e scene di commedia dell'arte. Grazie alla forma itinerante, l'evocazione del mondo fantastico del Seicento coinvolge gli spettatori su molteplici piani, dalla partecipazione giocosa al viaggio all'immediatezza sensoriale di suoni e profumi, dalla riproposizione di musiche e coreografie dell'epoca alle creazioni che nascono nell'interazione fra i diversi codici che caratterizzano lo spettacolo.                                                                                                

 

L'Associazione

e il Gruppo di ricerca sulla pedagogia del cielo del MCE presentano:

De Symphonismo Coelorum
Astronomia, Musica e Danza
al tempo di Athanasius Kircher
seminario a cura di
Claudia Celi, Nicoletta Lanciano e Andrea Toschi


L'opera di Athanasius Kircher abbraccia, come è noto, i più disparati settori dellaconoscenza del XVII secolo, dall'astronomia alla linguistica, dall'egittologia alla geologia, dalla zoologia alla musicologia.Nella sua attività di divulgatore, il Gesuita avanza fra l'altro suggestive ipotesi che legano, attraverso proporzioni matematiche, il movimento degli astri e la struttura del cosmo ai rapporti musicali e alle forme coreutiche.
E' questa sua poliedrica curiosità a dare lo spunto per un seminario a più voci che presenta aspetti diversi dell'opera di Kircher in relazione alla cultura del suo tempo, fra cui

- Le "tavole sciateriche", ricche di preziosi orologi solari, recentemente restaurate ed oggi conservate presso il Museo dell'Ossevatorio Astronomico di Roma nella sede di Monteporzio;
- La musica per danza e gli algoritmi compositivi su metro dato nella Musurgia Universalis.

La conferenza è accompagnata da esempi musicali, eseguiti dal vivo su copie di strumenti dell'epoca, e da esempi di danze coeve eseguiti dal complesso di musica e danza antica del Teatro della Memoria.

 

 

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